Oltre
ad una vegetazione ricca di piante erbacee spontanee più o
meno rare, l'importanza naturalistica delle Valli è anche
da ricercare nella notevole ricchezza avifaunistica.
Qui si può ammirare una lussureggiante vegetazione fatta di
piante acquatiche che vanno dalle ninfee bianche, ai canneti, ai
giunchi fioriti. Ma ci sono decine di specie diverse di uccelli dal
rarissimo mignattino piombato, all’airone cinerino, dal tarabuso,
alle anatre. Senza scordare le oche, i fenicotteri, che qualche
volta fanno la loro capatina nelle Valli e le cicogne che nidificano.
Ci sono poi falchi di palude, gazze, poiane, allocchi, per
citarne solo alcuni. Un piccolo eden per gli uccelli, ma un vero
e proprio paradiso per gli appassionati di birdwatching.
PASSEGGIATA
FOTOGRAFICA
Cartina
generale
Cartina
dei Barchessoni
Percorso
interattivo per raggiungerci
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La Valle dei Dossi e delle
Acque ha origine dall'azione combinata dei fiumi Secchia, Panaro
e Po, che nel corso degli anni hanno contribuito alla formazione
di un territorio caratterizzato da un'alternanza di rilievi e depressioni,
di dossi e di valli.
A testimonianza di una complessa evoluzione che risale almeno all’Età del
Bronzo, nel II millennio A.C. sono rimaste varie tracce impresse
nel terreno come fasce di terreno altimetricamente più elevate
(i dossi) ed impronte di vecchi alvei fluviali tortuosi come il paleoalveo
dei Barchessoni. Proprio all’interno di questo territorio,
tra tracce fluviali passate, specchi d’acqua, siepi, filari
alberati, prati e boschi di recente impianto, si è ricreato
l’ambiente originale delle zone umide ormai scomparso con le
opere di bonifica. Qui, allora, oltre a paludi, stagni e fiumi c’erano
anche boschi a farnia e carpino. Selve oscure che ospitavano cervi,
caprioli,lontre, tassi e volpi.
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